Perchè non so fermarmi? - Dietologia_tv

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PERCHE' NON SO FERMARMI?

Questo quadro, di cui mi attribuisco l'onore del nome, nasce dalla lunga esperienza che ho accumulato in trenta anni di pratica come dietologo.
Sempre più spesso incontro, durante le prime visite, giovani o donne ui 35-45 anni, che chiedono la consulenza per iniziare il mio programma dimagrante e che confessano candidamente di attuare da tempo una restrizione alimentare per perdere peso fin dal primo mattino.
Colazione e pranzo sono limitati, seguendo una dieta dimagrante.
Sebbene a pranzo ed a cena si siano impegnate a seguire un regime alimentare da 1200 calorie copiato da una rivista femminile che promette 2 chili di calo alla settimana.
Ma già il pomeriggio, al ritorno a casa, dimenticano questo ambizioso progetto e si concedono innocentemente biscotti o pane e cioccolata oppure yoghurt ai cereali con crackers vari.
Non necessariamente tutti i giorni : la frequenza è quattro - sei volte la settimana.
In loro non è riscontrabile nessun comportamento che si avvicini all'abbuffata (tipica delle bulimiche) o alle perdite di controllo sul cibo (tipiche delle Binge eaters).
In nessun caso si protrebbe scoprirle ad ingozzarsi.
Sottolineo che sono piccoli comportamenti anomali che disturbano il progetto di perdere peso ( perchè tutte desiderano ardentemente a parole di allontanarsi dalel forme di cui sono prigioniere).
Per esempio : un piccolo spuntino al ritorno da lavoro o due biscottini rubati durante la pausa del film serale.
Chiaramente con questi piccoli furti fuori-dieta ripetuti la bilancia non si sposta di un etto.
Non può spostarsi!
Il peso di queste donne varia notevolmente: da pochi chili in sovrappeso fino ad eccessi che superano i dieci,quindici chilogrammi.
L'aspetto caratteristico è l'assoluta mancanza di percezione che il soggetto ha dal suo comportamento disturbato; non riesce a realizzare, non ha la coscienza di questi continui e deleteri errori che minano il progetto di perdere peso.
Siamo di fronte ad una vera e propria Dissonanza Cognitiva: sono fermamente desiderose di uscire dalla figura corporea in cui si sentono ingabbiate.
Tuttavia, senza vivere gravi litigi, delusioni o frustrazioni, in maniera automatica, introducono cibo calorico (per lo più carboidrati, ricchi di calorie e grassi, seppure in quantità limitata), allontanandosi da quanto prima desiderato.
Pensieri e comportamenti contrastano tra loro per incoerenza logica.
Questo quadro, ripeto, presente in un numero elevato di prime visite che vedo, settimanalmente, è un nuovo Disturbo del Comportamento Alimentare che angoscia, scoraggia, deprime queste giovani donne.
La domanda centrale è : come affrontare questi sintomi con l'oobiettovo di aiutare queste pazienti (perchè generalmente si tratta di un problema al femminile).
Ovviamente la stessa terapia che utilizzo per aiutare le persone affette da Disturbi del Comportamento Alimentare.
Infatti il profilo è molto simile, sebbene più sfumato, meno complesso, direi.
Non esiste uma vera perdita di controllo sul cibo, sebbene si voglia uscire dal peso in cui inconsapevolmente si è schiavi
Il pratica terapia ambulatoriale on line a distanza con Skype
"Come uscire dalla Bulima e dai Disturbi Alimentari in 12 passi"
Dott. Lanfranco Roviglio
 I consigli forniti in questo sito devono essere intesi semplicemente come suggerimenti di comportamento e non sostituiscono la visita medica
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