Obesità: le origini - Dietologia_tv

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OBESITA': LE ORIGINI

OBESITA' . L'ORIGINE : si nasce con gli occhi azzurri o marroni, ma NON si nasce GRASSI
Grassi si diventa. Nel corso della vita.
L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha definito l'obesità un'epidemia planetaria dilagante, anche nelle nazioni emergenti (che si affacciano per la prima volta al benessere . paesi dell'Est, nord Africa). le statistiche più aggiornate affermano che in Europa l'Italia, alla pari dell'Inghilterra, è seconda solo alla Germania per numero di persone grasse.
Attualmente, per la prima volta nella storia dell'umanità, il numero delle persone grasse ... ( un miliardo e settecento milioni) ha superato il numero di chi muore di fame e di stenti (ottocentocinquanta milioni)
Gli italiano mangiano meno di 10 anni fa, ma continuano ad ingrassare.
Il sovrappeso, più o meno accentuato, era un problema sanitario ed estetico presente solo nelle società ricche ed industrializzate: benessere, somodità della vita moderna e riduzione del movimento hanno permesso il proliefrare del girovita e delle sue complicanze.
Infatti è sovrappeso
il 47% degli uomini (specialmente tra i 40 e i 60 anni) soprattutto alivello addominale
il 22% delle donne, comprese le più giovani
il 12% degli alunni che frequentano la scuola Media e il 18% dei giovani delle Superiori

L'origine dell'obesità e del sovrappeso non è unica, ma multifattoriale.
esiste l'obesità genetica : la tendenza ad ingrassare ( e ad assumere una certa forma corporea), si eredita dall'albero genealogico, non obbligatoriamente dei genitori.
E' rara, per non dire rarissima.
E' comunque certo che seuno dei genitori è obeso la probabilità che un figlio lo diventi è del 30%, se obesi entrambi il rischio supera il 70%.
Ma la ragione è che si ereditano le abitudini alimentari dei genitori e del clan di appartenenza.
Rilevante è l'obesità dovuta all'alimentazione iperlipidica, (cioè ricca di grassi) : tutti gli alimenti manipolati industrialmente sono ricchi di lipidi, dallo sconfinato potere calorico e quindi ingrassante.
E' un'orgia di panettoni ripieni, di merendine a più strati, di conserve affogate nell'olio, di paste precotte infarcite di burro o margarina.
Nel dopoguerra, sotto forma di grassi alimentari, gli italiani assumevano meno del 15% della quota calorica, oggi mediamente ne introducono il 40% i quali si depositano sulle cosce e sull'addome.
Non è da sottovalutare l'obesità dovuta al cambiamento dello stile di vita: la struttura familiare è cambiata molto nel corso degli ultimi decenni. le persone lavorano fuori sede e spesso mangiano in mensa, in paninoteca o al self service, affidando ad altri la gestione del loro pasto.
Quasi nessuno passa ore ai fornelli, a cucinare piatti della cucina mediterranea, i figli pranzano a scuola o dai nonni, durante i pomeriggi, lasciati soli a casa, mangiucchiano in continuazione a loro piacimento, davanti alla televisione o al computer.

Più frequente è l'obesità dovuta ad un'alimentazione ipercalorica: tutti mangiamo troppo, più volte al giorno (è un classico lo spuntino serale davanti alla TV o per i più giovani l'aperitivo).
E' tramontata la figura della madre che prepara piatti equilibrati (mediterranei) : oggi sempre più spesso si risolve il pasto serale con cibo pronto, veloce . formaggio e salumi sono la regola della cena.
Questo modo di nutrirci è qualitativamente squilibrato: poche vitamine, minerali e fibra alimentare, tradotto in termini semplici significa poca frutat, poca verdura cruda e cotta, pochi legumi e alimenti integrali.
L'obesità è dovuta anche all'attività fisica ridotta : per migliaia di anni i nostri progenitori hanno camminato, percorso distanze incredibili vagando per luoghi impervi alla ricerca del cibo: verdure, frutti, piccoli animali.
I primi popoli erano nomadi.
Nel corso dei secoli l'umanità ha dovuto lavorare duramente la terra e costruire faticosamente abitazioni colo solo uso del bue e delle proprie braccia.
Con la rivoluzione industriale la macchina (ed oggi il computer) si è sostituita al lavoro manuale, allungando il tempo da dedicare al riposo, alla lettura o all'ozio.
I mezzi di locomozione hanno fatto il resto : automobili, ascensori, lavastoviglie, scopa elettrica.
L'italiano è diventato sedentario : il tempo libero è raramente dedicato al movimento. Poche persone (le statistiche dicono meno del 30%) dedicano alel attività ludico-sportive 1-2 ore alla settimana.
La maggior parte preferisce nascondersi dietro la cronica mancanza di tempo dovuta al lavoro, alla famiglia, allo studio.
Più che all'assunzione smodata di cibo il sovrappeso e l'obesità sono legati allo scarso consumo calorico nello svolgere le normali occupazioni quotidiane.
Le nuove ricerche spostano l'attenzione dal metabolismo all'anatomia e al funzionamento del tessuto muscolare.
Paradossalmente più l'individuo è grasso, maggiore la sua incapacità di bruciare molte calorie nello svolgere attività motoria.
L'erroe risiede in un difetto di consumo calorico nel salire le scale, usare la bicicletta, spostare i pesi.
Dov'è l'errore metabolico?

E' paradossale rilevare che mentre le persone sovrappeso trascorrono le loro serate davanti al televisore o al bar, le palestre sono invase da soggetti magri che fanno attività motoria dopo le ore di lavoro per ... rimanere magri!
L'esperienza insegna che un regime alimentare ipocalorico non assicura risultati brillanti se non è associato ad incremento dell'attività motoria.
E' altrettanto difficile convincere una persona sovrappeso e sedentaria ad incrementare il suo livello di movimento.
Inconsciamente ( o consciamente) viene messa in atto una resistenza, spesso strenua.
Pretendere che il soggetto si iscriva e frequenti una palestra o una piscina è costantemente un errore terapeutico: ci potrà arrivare solo col tempo, partendo da attività motorie più semplici e non faticose.
Camminare o usare la bicicletta.
L'obbiettvo è trasformare un sedentario in un walker convinto ed entusiasta.
pochi terapeuti ci riescono: i migliori.
Esiste un rapporto tra il rischio cardio-vascolare, l'eccesso di tessuto adiposo e la sua distribuzione.
Per concludere distinguiamo due tipi di obesità derivanti dalla forma corporea del soggetto:
l'obesità ginoide (a pera), tiicamente femminile : la localizzazione del grasso è sui fianchi e sulle cosce e l'obesità androide ( o a mela), prevalente negli uomini, il grasso è depositato sull'addome.

 I consigli forniti in questo sito devono essere intesi semplicemente come suggerimenti di comportamento e non sostituiscono la visita medica
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